Nella storia
Dopo la morte esercitarono con più efficacia il potere taumaturgico concesso loro da Dio a vantaggio dell’umanità afflitta da grandi malattie e sofferenze.
La “Passio” ci conferma che i due Santi hanno continuato dal cielo la loro missione di assistere i sofferenti con la loro intercessione presso Dio e con molti prodigi operati in nome di Cristo.
In ogni tempo gli infermi si sono rivolti ai Martiri Cosma e Damiano con grande fiducia di essere soccorsi.
La speranza dei sofferenti e dei bisognosi non è stata vana!
Il culto dei Santi Guaritori, famosi per la santità e per le guarigioni, si diffuse rapidamente in oriente e subito anche in occidente.
In moltissimi luoghi vennero innalzati templi e santuari in loro onore. Il primo fu eretto a Ciro sopra il loro sepolcro.
Ai Santi Guaritori furono dedicati altri santuari: ad Egea di Cilicia, nella Panfilia, nella Galazia, nella Cappadocia, in Atene, nella Focile (Grecia), sul monte Athos, nella Scizia, in Ungheria, a Gerusalemme, a Gerash (Palestina), a Costantinopoli.
In questa città, fin dal IV furono dedicati ai Santi Cosma e Damiano ben cinque santuari.
Il più famoso era il Cosmidion, edificato nel 439, poi restaurato e ingrandito dall’imperatore Giustiniano, riconoscente ai Santi Guaritori per la grazia di una guarigione prodigiosa.
L’imperatore bizantino Michele IV (1034-1041) fece corredare il Cosmidion di giardini, di prati e bagni.
Egli stesso vi si ritirò prima di morire. Nel 1261 l’imperatore Michele VIII (1259-1282) si recò nel Cosmidion in gesto di ringraziamento dopo aver sottratto la città di Costantinopoli ai Crociati latini, che vi si erano insediati nel 1204.
È certo che la devozione degli imperatori bizantini contribuì fortemente alla diffusione del culto dei Santi Guaritori.
All’inizio del V secolo, sulla cupola di San Giorgio a Tessalonica (Grecia) i Santi Cosma e Damiano furono ritratti con le insegne della professione medica.
A Emessa vi era un oratorio costruito nel 457 dal vescovo Nonno.
L’imperatore Giustiniano e la consorte Sofia fecero edificare un tempio ai Santi Cosma e Damiano nel villaggio di Basilisco, presso Costantinopoli.
In Mesopotamia, fuori le porte di Beth-Semes, nel V secolo, il vescovo Osseno dedicò ai Santi Guaritori una chiesa e un ospedale per i malati poveri.
Nel villaggio Matalusco in Cappadocia l’abate San Saba eresse ai due Martiri un tempietto nella sua stessa casa.
A Gerusalemme si ha la memoria di una chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiano nel VI secolo.
Nel “Menologio di Basilio II”, ornato con raffinate miniature, i due Santi Guaritori occupano un posto preminente.
Roma accolse con favore il culto dei Santi Cosma e Damiano, Guaritori Martiri, già nel corso del V secolo.
Il papa Simmaco (498-514) fece erigere un oratorio presso Santa Maria Maggiore, a Roma.
Qualche decennio più tardi, il papa Felice IV (526-530) volle dedicare loro una meravigliosa basilica a lato della Via Sacra, nel cuore stesso dell’Urbe, già capitale del mondo.
Allo scopo adattò due splendidi edifici di epoca imperiale: la Bibliotheca Pacis del Foro di Vespasiano (71-75 dC) e la rotonda massenziana di entrata (309 dC).
La Basilica dei Santi Cosma e Damiano in Via Sacra divenne il centro di culto più prestigioso.
Le grandiose architetture, la felice ubicazione, i marmi, gli affreschi e soprattutto gli splendidi mosaici conferivano a questo Santuario un fascino straordinario.
I fedeli accorrevano numerosi e devoti per onorare i Santi Guaritori e implorare la loro intercessione per la salute del corpo e per la salvezza dell’anima.
Il pontefice Gregorio Magno, nel 590, fece partire da questa basilica la grande processione cittadina per implorare la cessazione della peste che affliggeva la città di Roma.
Nell’arte
Con l’espandersi del loro culto si è andata affermando anche una variegata iconografia, ispirata ai racconti come detto della “Passio” e realizzata ad opera di pittori, scultori, mosaicisti, poeti, compositori e scrittori.
A Costantinopoli, a Salonicco, ad Atene, a Corinto, nella Focide, in Bulgaria, in Romania, a Mosca, nella Cappella Palatina di Palermo, nel nartece della Basilica di san Marco a Venezia, nell’abside della chiesa di san Michele a Ravenna, a Brescia e a Marmentino in un piccolo paese della Val Trompia, nella chiesa di Santa Maria Antiqua a Roma, in Francia e in Germania, si possono contemplare le venerate immagini dei Santi Cosma e Damiano.
Con Cosimo il Vecchio (1389 1455), furono eletti protettori della potente Famiglia dei Medici.
Gli Artisti che operarono sotto il mecenatismo dei signori di Firenze si sentirono in dovere di raffigurare nelle loro composizioni i Santi Cosma e Damiano.
Altri ne subirono l’influsso: Beato Angelico, Filippo Lippi, Sandro Botticelli, Lorenzo di Bicci, Taddeo Gaddi, Ridolfo del Ghirlandaio, Donatello, Giambattista Tinti, Sano di Pietro, Roger Van der Weyden, Cellini, Tiziano, Tintoretto, Moretto, Salvator Rosa, e molti altri.
Le reliquie dei Santi
Si gloriano di possederne qualche frammento come garanzia della protezione dei Santi Guaritori.
Sono chiese, santuari, monasteri, ospedali, confraternite e città d’Italia, della Francia, della Germania e di altre località.
È nota l’urna preziosa che custodisce alcune reliquie dei Santi Guaritori Cosma e Damiano a Monaco di Baviera.
Abbiamo cercato di repertoriare i luoghi di culto e gli istituti sanitari dedicati ai Santi Guaritori Martiri Cosma e Damiano.
In Italia conosciamo almeno 135 titoli; in Croazia almeno 66 titoli; in Francia non meno di 30 titoli; in Germania circa 28 titoli; in Svizzera circa 15 titoli; in Grecia circa 10 titoli; in Spagna oltre 10 titoli; in Olanda circa 8 titoli; in Austria circa 3 titoli; in Belgio circa 2 titoli; in Siria almeno 5 luoghi di culto; in Egitto circa 2 titoli; nell’ex Cecoslovacchia circa 5 titoli; in Ungheria 2 titoli; in Bulgaria; a Gerusalemme; in Polonia; in Inghilterra; a Rio de Janeiro; a Buenos Aires; a Toronto; a Utica in USA.
Sono centinaia i luoghi censiti e moltissimi altri che non ci è possibile elencare per carenza di informazione.
Tutto ciò sta a dimostrare l’universalità del culto ai Santi Guaritori Cosma e Damiano,
celesti patroni dei Medici, dei Farmacisti e protettori dei Malati.
Il culto autentico dei Santi Cosma e Damiano non consiste nella molteplicità degli atti esteriori, quanto piuttosto nell’intensità del nostro amore per gli altri.
Dalla vita dei Santi guaritori l’esempio, dalla comunione con loro la partecipazione e dalla loro intercessione l’aiuto.